tradimenti
“L’Ultima Volta”
di 
Angel1965
09.04.2025 |
87 |
0
"«Non mi interessa quanto sei spaventato… voglio scoparti come se fossi la tua punizione..."
Marco non dormiva più. Ogni notte pensava a lei. A come lo prendeva, a come lo faceva sentire. Sua moglie era diventata un’ombra, la sua vita una farsa. Eppure, sapeva che stava giocando col fuoco. Troppi messaggi cancellati, troppe bugie mal confezionate.Li Mei gli aveva scritto:
“Stanotte. Hotel Asia, stanza 304. Se non vieni… è finita.”
Non aveva esitato. Alle 22 era già lì. L’hotel era discreto, con le luci basse e l’odore di gelsomino nell’aria. Ma appena varcò la porta della stanza, capì che non sarebbe stata una semplice scopata.
Lei lo stava aspettando, in piedi accanto al letto, con indosso solo una giarrettiera rossa, tacchi alti, e una pistola giocattolo appoggiata al comodino. Un gioco erotico? Un avvertimento? Marco non sapeva più distinguere.
«Lo sai che tua moglie mi ha scritto?» disse lei, avvicinandosi lentamente. «Ha visto un messaggio che non hai cancellato bene… Mi ha chiesto chi sono.»
Marco impallidì. Ma lei lo fermò con un dito sulle labbra.
«Tranquillo. Le ho detto che sono una prostituta. Una che paghi ogni tanto…»
Lo baciò. Un bacio feroce, profondo, che sapeva di minaccia e desiderio allo stesso tempo.
«Ora dimostrami quanto vali. Forse è l’ultima volta.»
Lo spinse sul letto con forza, e gli salì addosso. Gli strappò la camicia, gli aprì i pantaloni e se lo trovò subito duro in mano. Lo guardò con un ghigno sporco.
«Non mi interessa quanto sei spaventato… voglio scoparti come se fossi la tua punizione.»
Se lo infilò dentro lentamente, godendo ogni centimetro, gemendo con quella voce roca che lo faceva impazzire. Cominciò a muoversi, lenta e violenta, gli artigli affondati nel petto di lui.
«Guarda cosa ti sei perso per anni con quella donna fredda…» sibilò, mentre lo cavalcava più forte.
Marco la prese per i capelli, la fece girare e la inchiodò al materasso, prendendola da dietro, il corpo che sbatteva contro il suo con rabbia, con bisogno.
«Sei una puttana, Li Mei…» gemette lui.
«Sì! E sono la tua! Scopami forte, fallo ora, vienimi dentro!»
La prese con tutta la forza che aveva, le mani sui fianchi, mentre lei si toccava da sotto, urlando, gemendo, perdendosi. I colpi diventavano sempre più profondi, più sporchi, il letto che cigolava impazzito.
Marco la sentì venire di nuovo, mentre il suo corpo si contraeva attorno a lui. Lei gridava il suo nome come una dannata. E lui esplose dentro di lei, affondando fino in fondo, urlando, tremando.
Silenzio.
Solo i respiri pesanti nella stanza. Il sudore. Il sesso. La fine.
Li Mei si voltò, lo baciò piano, poi lo guardò seria.
«Ora vai. Se resti, finisce male per tutti.»
Marco si rivestì in fretta. Non disse nulla. Ma mentre usciva dalla stanza, sapeva che quello non era davvero l’addio.
Perché certe donne… ti restano dentro.
E tu non esci più.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
SI 
NOCommenti per “L’Ultima Volta” :
Scambio di coppia 
Discussioni sul pianeta Swinger e non solo...
